Copio/incollo da rockol, la notizia è interessante e adeguata ai tempi. Paul Westerberg, leader dei Replacements ha pubblicato un disco sul suo sito a 49 cent., più che un disco si tratta di session libere, ma insomma la cosa è curiosa.
Non ha un iPod, non possiede un computer, non si collega mai a Internet: ciò nonostante Paul Westerberg ha deciso di utilizzare la rete per diffondere in pubblico un suo nuovo album intitolato “49” e venduto, per l’appunto, al prezzo stracciato di 49 centesimi su Amazon (link diretto dal sito dell’artista Men Without Ties, http://members.aol.com/paulspage/).Si tratta, come ha spiegato Darren Hill, il manager dell’artista, al sito di Billboard (Billboard.biz ), di un disco lo-fi e semi improvvisato in cui Westerberg suona tutti gli strumenti, interrompe bruscamente un’esecuzione per passare a quella successiva (a volte sovrapponendo una traccia all’altra, “come quando si cerca la sintonia su una radio”) e accenna canzoni famose come “Hello, goodbye” dei Beatles, “Born to be wild” degli Steppenwolf, “I am a rock” di Simon & Garfunkel e “Rocket man” di Elton John. Quarantaquattro minuti di musica in tutto, stipati in un singolo file mp3 che contiene una dozzina di canzoni senza testi né titoli, anche se alcune sono già state proposte in concerto dal cantautore di Minneapolis. “L’ha finito di lunedì, me l’ha mandato il martedì e nel weekend era già fuori”, ha spiegato Hill. “Una cosa meravigliosa, oggi un artista può davvero godere di una libertà straordinaria. Mi ci vedete a proporre un’idea del genere a una casa discografica?”.A quanto dice Hill, Westerberg si trova in un periodo di grande fertilità creativa, dopo il curioso incidente domestico che lo ha tenuto quasi fermo dal 2006 (si era ferito a una mano mentre cercava di rimuovere della cera di candela con un cacciavite), e altri suoi dischi – magari più “professionali” e rifiniti – potrebbero essere pubblicati a breve. Intanto la Rhino preannuncia per il 23 settembre le ristampe degli album Warner della sua vecchia band, i Replacements (“Tim”, “Pleased to meet me”, “Don’t tell a soul”, “All shook down”), in edizione “expanded” e rimasterizzata.
Fast food music?
eroe sempre e comunque, residuato bellico di un'era in cui la musica era un'esigenza legata al malessere e non all'edonismo spicciolo da myspace.
RispondiEliminaeroe che che scritto cose immortali e che le ha vissute.
quella fame non tornerà più, mettiamocelo nella zucca.
Mau