martedì 22 gennaio 2008

Il comitato di crisi

E così il Governo è arrivato tristemente al capolinea. Assassinato. Tutti a tenere d'occhio la sinistra radicale, e il killer era il maggiordomo. Prodi da Napolitano, come lo immaginate il dialogo tra i due?

NAPOLITANO: Uè, Romano, e tu che ci fai qua a quest'ora?
PRODI: C'è un problema, Giorgio
N: E ti pareva, non si può mai stare tranquilli qua dentro. Cosè, un'altra fiducia?
P.: Peggio, Giorgio, peggio...
N.:La monnezza?
P.:Magari. Peggio della spazzatura. Stavolta è la fine...
N.:Vuoi dire che...
P.:Mastella non ci appoggia più
N.:E che maronna, Romà, manco due anni siete durati!
P.:Dici? A me sono sembrati duecento...
N.: Ma come si fa adesso? C'è l'emergenza rifiuti, la crisi Alitalia, le morti sul lavoro. E poi che figura di merda con Sarkò, Zapatero, la Merkel...
P.:E' colpa di quel pirla del Clemente. Gli dico, solidarietà piena, non ti preoccupare. Scatta anche l'applauso trasversale del parlamento. Che ti serve gli dico, un avvocato? Ti dò il mio dei tempi dell'IRI... Niente. Vorrei sapere a questo che gli rode,io.
N.: E Walter che dice?
P.: Ah, non me ne parlare, un avvoltoio sull'albero. e che vuoi che dica?
Giordano mi dice "io te l'avevo detto". Di Pietro pensa ad un interrogatorio a Mastella nella sua villa a Ceppaloni. D'Alema che c'aveva preso la mano a fare il ministro degli esteri...

(si ode la musica della cavalleria rusticana, è il cellulare di Napolitano. )

N.: Scusami un attimo eh. Uh maronna è quello spaccauollera di Berlusconi, devo rispondere.
Pvonto! No il Pvesidente non c'è, è uscito pev un caffè. D'accordo la favò vichiamave. D'accordo. Non manchevò. Avvivevci.

Allora, dicevamo?
P.: Che si fa Giorgio, sciogliamo le camere?
N.: Che?!? Per avere quel nano bauscia tra i marroni per altri cinque anni? Ma non si può invece, chessò, sentire Casini?
P.: Sono troppo infoiati per la riforma elettorale, vogliono votare per sgamarla.
N: Fini? Quello pur di metterglielo al culo a Berlusconi...
P.: Macchè, hanno già fatto pace, li hanno visti al ristorante "ai due assassini" che cantavano ma che ce frega, ma che ce importa...
N.: Il Bossi? Guarda che quello fa ù scemo, ma se gli fai un discorsetto...Gli dici : guarda Umberto, entro tre anni si fa la secessione, giuro!
P.: Ma Giorgio! Proprio tu parli di secessione!
N.: Vabbeh ma mica lo fai, no! E' una balla, lo ha fatto anche il Berlusca!
P.:No, dai non me la sento. E coi comunisti poi come faccio?
N.:Hai ragione, perbacco. Vabbeh e la DC di Rotondi?
P.: Ha lo 0,01%
N.:Il Sud Tirol?
P.: ...

(dopo secoli di silenzio imbarazzato)

P.:Giorgio, torno in riunione coi ministri, ti faccio sapere.
N.: No aspetta, ragioniamo. Una soluzione ci deve essere, non puoi lasciarmi in mano a quelli là. Sento Bush, mi faccio dire come ha fatto lui nel 2004, vedrai che ce la facciamo. Non andare via, aspetta
(suona ancora il cellulare)
lo vedi? stanno arrivando. Studiamo un piano, una via d'uscita.
No! Il partito delle libertà, No!


Prodi esce sconsolato senza salutare.

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