L’altro giorno ero sulla (o sul?) 60, Centrale/C.so 22 Marzo. Seduto in uno di quei terrificanti posti a coppie di due, che stanno di fronte, con spazio per le gambe pari a zero. Gli altri tre sedili occupati da tre ragazzini undicenni talmente odiosi che ho maledetto di aver dimenticato in macchina il lettore mp3. Soppesavo attentamente se fosse peggio ascoltarli, stando però seduto, oppure proseguire il viaggio in piedi, pur di togliermeli di torno, quando ad una fermata si aprono le porte e sale un vecchietto d’ordinanza.
Si dirige diretto verso i tre, come se li conoscesse. Dalle loro espressioni capisco però che non è così. Si rivolge al più vicino dandogli di gomito e dice, con voce inaspettatamente ferma: “vi racconto una bella barzelletta!”. Oddio, penso io, sta a vedere che ho beccato il pedofilo e adesso gli spaccia una squallida storiella porno…
L’anziano passeggero comincia:
Si dirige diretto verso i tre, come se li conoscesse. Dalle loro espressioni capisco però che non è così. Si rivolge al più vicino dandogli di gomito e dice, con voce inaspettatamente ferma: “vi racconto una bella barzelletta!”. Oddio, penso io, sta a vedere che ho beccato il pedofilo e adesso gli spaccia una squallida storiella porno…
L’anziano passeggero comincia:
C’è un signore che compra un Rolex da novemila euro per regalarlo alla moglie. Lo porta a casa, e lo dona alla sua signora, che come è facile prevedere, ne è entusiasta. Lo guarda, se lo rigira fra le mani, se lo infila. Bello, bellissimo. Dopo un po’ però si accorge che è fermo, non funziona. “Ti hanno fregato!” Dice subito lei a lui. “Mannò cara, figurati. Ho lo scontrino, la garanzia…Dammelo che vado a sentire il venditore.” Il signore lo riporta in negozio all’addetto che subito apre il Rolex e lo osserva con attenzione. Dentro c’è un moscerino morto, il venditore lo soffia via. Il signore torna a casa, la moglie gli chiede: “allora, cosa aveva l’orologio, perché non funzionava?” E lui: era morto il macchinista!”
A questo punto l’anziano passeggero gira i tacchi con aria soddisfatta e se ne va verso la testa del bus. Io resto con un sorriso da ebete stampato. Due dei tre ragazzini si rivolgono all’unico del gruppo che ha riso e gli fanno: “di un po’, ma tu l’hai capita?!?”
lio vedi? lo vedi che questa classe politica ce la meritiamo?
RispondiEliminaoggi in via cappellari ho acquistato un parqa usato. e sono felice.
mau