lunedì 3 settembre 2007

Bugie

Non è che non ci provi ad andare oltre i miei vetusti orizzonti musicali, anzi, si può dire che sono sempre alla ricerca di nuovi suoni a cui appassionarmi.
In questi giorni è il turno dei Liars, che avevo già tentato di approcciare ai tempi della mia frequentazione del forum del Mucchio, per merito di un utente particolarmente persuasivo e felice nella comunicazione.
Li avevo trovati interessanti per il primo pezzo, un pò ripetitivi per il secondo, insopportabili dal terzo in poi. Però, giacchè continuano a ripetermi che sono il rock del terzo millennio, ci riprovo con il loro nuovo, omonimo, lavoro. Più chitarre, cori, un pò (ma solo un pò) meno elettronica. Un grande inizio (Plaster casts of everything) e poi di nuovo un marasma di suoni e loop molto cool, pure troppo direi, visto che mi si ghiacciano i maroni.
Mi sa che perdo pure questo treno per la musica-che-piace-alla-gente-che piace; per consolarmi vado a recuperare Fighting the world dei Manowar, che almeno lì la volgare e ottusa dimostrazione di potenza ha un senso. Almeno per me.

7 commenti:

  1. eh lo so, Napalm fa questo effetto.
    nel caso dei Liars gli do ragione, non mi dispiacciono! anzi.
    per quanto riguarda il Jazz poi l'utente in questione ha gusti paralleli ai miei, quindi..

    però sai... a me certe musica dà soddisfazione perchè è una bella alternativa alle solite cose, tutto qui. non sono il gruppo della vita ma sono un po' un'altra cosa.

    insomma... dopo che sul Busca ancora in copertina c'è quel geroglifico di Knopfler o dopo aver visto il video di Ben Harper, io mi butto volentieri sui Liars, su Mia o che ne so... Bjork toh.

    aldilà che il disco dell'anno per me è uno di cui non parlano sti giornali (ti mando un pv) e aldilà del fatto che la canzone più bella del 2007 è Falso Bolero di Giorgio Canali, peccato che l'albun non sia tutto all'altezza. Sempre per le mie orecchie.
    Mau

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  2. i liars fanno veramente cagare
    parere personale
    sono andato a vederli live e io e 2 amiche ce ne siamo andati dopo 4 canzoni

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  3. a me sarebbe piaciuto farmeli
    piacere. purtroppo nisba.
    come dicevo comunque riesco a
    farmene una ragione.

    napalm è grande, peccato non
    aggiorni il quasi mai il blog.

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  4. direi che ti manca solo un piccolo passo per l'emancipazione musicale: quello che ti porta a dire "mi sarebbe piaciuto farmeli piacere".
    per il resto sei a posto.
    :))

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  5. scusa, ho scritto un periodo di merda. volevo dire che quello che ti porta a dire così va eliminato. l'eliminazione è il piccolo passo che devi ancora compiere.
    è ok stare al passo coi tempi, non è ok cercare un gancio perchè ti possa piacere la band che piace a quelli che ritengono di essere i depositari della verità musicale.

    gli arcade fire sono la band del futuro. ma fatemi il piacere!!
    i liars sono dei geni. malevatividiulo!!

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  6. Un pò mi schernivo con quella frase, ale.
    Però in parte è anche vera, in molti
    casi sono arrivato fuori tempo
    massimo ad ascoltare artisti davvero
    validi, "capendoli" quando ormai
    avevano dato, erano sciolti o morti.
    Questo cosa comporta?
    Un cazzo, però è bello condividere
    una passione musicale at the right time, no?

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  7. si, ma anche no. ogni cosa che ti fa piacere è un piacere. è un'ovvietà ma è anche una grande verità.
    addirittura, in alcuni casi amare delle band o degli artisti "at the right time" comporta degli effetti collaterali che ti fanno godere meno.
    per assurdo, godi di più quando dopo anni la grande massa riscopre quella band o quell'artista postumo.
    secondo me dopo i 30 stare al passo è difficile. se sei single è un po' più facile, ma se tieni famiglia è complicato, e già provarci è motivo di merito.
    per cui bravo lo stesso. sulla fiducia.

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