domenica 5 agosto 2007

Un metallaro ci salverà

Da quando il mercato discografico è in crisi, capita di sovente vedere band di metal (una volta si sarebbe detto estremo) entrare nella classifica italiana dei dischi più venduti ( Cradle of filth, Dark tranquillity, Lacuna coil e via discorrendo). Inizialmente questo fenomeno mi aveva stupito, poi ho indagato e ho scoperto che, diversamente dagli anni 70-80, quando, per avere un numero uno in classifica bisognava vendere diverse centinaia di migliaia di copie di un album, oggi con 20-30mila si ha il vertice della chart in tasca.

Lo standard di vendita di quei gruppi è quindi verosimilmente lo stesso di prima, il che con il piangi piangi che persiste nell'industria di settore è quasi un miracolo.
I metallari si confermano la popolazione di fans di un genere più fedeli e appassionati.

E' la specie che più di ogni altra continua ad affollare gli ultimi negozi di dischi, e questa prerogativa gli viene riconosciuta anche dai grandi megastore, se è vero che il settore heavy metal degli scaffali è quello che, in dimensioni e numero di titoli, meno risente della cura dimagrante riservata agli altri generi.

L'altro giorno bazzicavo Mariposa dischi a Milano, e curiosando nel vasto reparto metallico mi è sembrato di tornare ragazzino, ai tempi di Radio Peter Flowers,quando, unica del circuito, tutte le sere aveva un paio d'ore di spazio per l'hard rock e l'heavy metal, appoggiandosi come riferimento per gli acquisti, proprio a Mariposa Dischi.

Mi piace l'immagine dell'industria discografica che dopo il naufragio resta a galla grazie ad un salvagente fatto di amanti dell'opera, della classica, del jazz e da un mucchio di capelloni vestiti di nero e stivali,guardati di traverso ma nobilitati anche da recenti studi che hanno riconosciuto agli amanti del metallo pesante un quoziente intellettivo superiore alla media.

Mi piace anche immaginare il management delle major costretto ad ascoltare a volume adeguato tonnellate di roba trucida e pestilenziale alla ricerca della next big thing con cui salvarsi il culo di dirigente, o gli stessi personaggi fare contratti a cazzoni senza talento solo perchè vestiti in modo opportuno e con le distorsioni e il crawling di rigore.

Non è un'immagine poetica?

5 commenti:

  1. eh insomma brother..
    io qua ho un collega nuovo assai metallico. gli ho fatto presente che i nomi che vanno son sempre gli stessi (festival con ozzy che vabbè, megadeth, type o' negative) roba che sentivo alle superiori quando non ero né carne né pesce.
    un carrozzone di gente che tira a campare e ha smesso di crederci 15 anni fa, almeno.
    basta vedere il dvd dei metallica,, some kind of monster.
    quella musica dopo un po' non ha senso. cazzo, la musica deve avere una sua minima evoluzione. la si deve fare per un moto interiore e divertircisi. morto quello datti fuoco.
    in mancanza di capacità ci si fa furbi e se si E' furbi si fa come i ramones o i bad religion, uccidi il fine stesso della musica ma fai godere la gente in nome di un'integrità che alla lunga è molto comoda.
    tanto fino a 25 anni gli fai andare giù anche la merda liofilizzata, basta colorarla un po' flu.

    da buscemi nell'area jazz, blues, soul trovo sempre qualcuno. da carù pure. perchè quesi dischi li devi avere.
    sarà che siam dinosauri o che invecchiamo bene.
    troppo bene.
    mau

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  2. mah, sai
    molti di quelli quelli che ascoltano solo il jazz
    e la classica sembra che il sole
    gli esca dal buco del culo la
    mattina a illuminare gli stolti.

    Certo, se vivi di metal a quarant'anni c'è qualcosa che non va, ma chi, a 15-20 anni, non ha desiderato almeno per un giorno vestirsi come Lemmy e cantare Eat the rich alla festa della scuola?

    Il metal dicevamo.
    è cambiato (evoluto?) e si è spostato
    in territori che non gradisco (death,
    crawling...) più veloce, più cattivo, più blasfemo,
    anche se poi è vero,
    i palazzetti li riempiono sempre
    i soliti nomi.
    Ma non succede così anche per il
    rock,il pop, il jazz?

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  3. però dai wilco, gov't mule, north mississipi, phish, ryan adams, black keys. per la musica da maschietti ce n'è di roba buona...

    il jazz si è rinnovato pesantemente. pensa solo a zorn e alla sua cricca.

    poi arrivano i battles e l'indie sfigato si sconvolge...

    pensa se sentissero herbie hancock...
    : )

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  4. OT ma mica tanto

    mauro
    quest'inverno verosimilmente
    torna steve earle per il suo tour.
    Non si può mancarlo due volte a
    fila, neh!

    Ma hai visto quanto è bellillo
    nel suo neo hobo look?
    Da quando ha lasciato il sud per
    il greenwich village è ancora
    più uomo.

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  5. stavolta si va, con la bandiera rossa : )
    sì l'ho visto.
    la vita coniugale lo fa sembrare più tranquillo... ma sappiamo che per domare il maschio ci vuole ben'altro!

    oh condi condi...

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