lunedì 9 luglio 2007

To cut a long story

Io questo giornale non lo capisco più. Davvero. Sono più di vent'anni che lo compro, a frequenza variabile, con picco massimo di abbonamento e valle di disinteresse prolungato. Prendiamo l'ultimo numero, Bart Simpson in copertina, e nella prima pagina delle lettere (in pratica il primo foglio che vedi aprendo il giornale) foto di donna con cazzo di gomma allacciato in vita. Teoricamente la foto era giustificata da una lettera di una lettrice che pontificava dei vantaggi per la vita sessuale dell'arnese di cui sopra, ma a me è sembrata una trovata gratuita e volgare (ho detto volgare, e che cazzo, un fallo di gomma fuori contesto per me è volgare e non me ne vergogno).
All'interno della rivista palate di merda su tutto ciò che respira (un esempio? Un bell'articolo dal titolo ARCI-MAFIA, riferito ai circoli culturali di sinistra), un articolo del DelPapa di cui, giuro, non ho capito un'acca e il solito piagnisteo del direttore che "se avessimo più pubblicità"; "se avessimo più visibilità" "se non fossimo così belli e impossibili..."
Ma siete sicuri che aveste i mezzi per la pubblicità su MTV, se gli Stones indossassero la vostra maglietta o se scovassero Jim Morrison in India vivo e vegeto intento a sfogliare il Mucchio vendereste più copie?
La rivista (ed è questo che conta, no?) è scaduta nei contenuti, ma anche nella grafica. Sparare merda su chiunque alla lunga non è credibile, fare gli antipatici e/o gli incompresi e/o gli esclusi e/o gli unici portatori della verità assoluta centra poco con la critica e il confronto reale.
Io che lo compravo per la musica non trovo più interesse (anche se, al solito, ottimo trattamento per Springsteen) nei dischi che vengono recensiti. Le penne sono buone, ma, come dire, si respira uno snobismo di fondo, una svogliatezza, una ricerca della forma elegante sacrificando l'efficacia della comunicazione (di alcuni album non si capisce se la valutazione è buona o che altro) e l'entusiasmo in quello che si sta facendo.
Il Mucchio politicamente sorpassa (a sinistra? in demagogia?) i quotidiani più radicali, e musicalmente è di una noia senza scampo.
Ma quente cazzo di copie volete vendere di un giornale così, minchioni?!?

2 commenti:

  1. posso?
    e te che continui a comprarlo?
    :))

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  2. mannò ale, era una vita...
    e comunque forse mi serviva il colpo di grazia!

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